Di innovazioni legate al mondo dell’automobile per quanto riguarda l’introduzione di nuove tecnologie per semplificare la vita a bordo, ne sentiamo parlare tutti i giorni. Abbiamo esempi di propulsori ibridi che stanno prendendo sempre più piede o addirittura di alimentazioni solamente elettriche. Tutto questo significa che il caro e vecchio motore termico a benzina ha veramente raggiunto il apice senza possibilità di miglioramento in termini di efficienza? In Mazda hanno risposto un secco “NO”, presentando la nuova unità Skyactive-X in grado di riscrivere , almeno in parte, le regole di questo motore.
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Ebbene Mazda è la stessa azienda che ci fa sognare tuttora con il suono stratosferico del motore rotativo Wankel montato sulla 787 B che partecipò fra le altre corse, alla 24 ore di Le Mans. Questa tecnologia, appositamente implementata fu poi trasferita sulla RX-8. Così, nel 2019 Mazda ha realizzato questa nuova unità propulsiva 2.0 da 180 cv in una configurazione inedita. Un vero e proprio motore ibrido, nel senso che rimane un brillante motore a benzina capace, grazie agli ingegneri Mazda, di sfruttare i principi di funzionamento e l’efficienza di un motore diesel.
Questo motore, ad andature “tranquille” riesce infatti a funzionare per compressione, come avviene per i motori diesel, bruciando una miscela più magra, riducendo i consumi. In certe situazioni di più carico del motore, si passa invece ad un funzionamento normale, beneficiando dei 224Nm di coppia. Come ciliegina sulla torta c’è la tecnologia mild-hybrid, un modulo da 24v che si ricarica in certe situazioni di marcia ed assiste il motore termico in ripartenze, veleggiamento ed altre situazioni come la gestione dell’elettronica della macchina.
Questo duemila quattro cilindri con compressore è libero di girare fino a 6500 giri minuto e per semplificare la sua doppia anima si può arrivare a dire che la tecnologia gli permette di funzionare con auto accensione quando si “va piano” e non viene richiesta particolare brillantezza al propulsore, mentre negli altri casi, si ha per le mani un “normale” motore a benzina che funziona con la consueta candela.
Non bisogna farsi trarre in inganno dalla presenza del compressore, poiché non serve ad enfatizzare le prestazioni, ma solamente a mantenere costante il flusso d’aria, classificando di fatto questo motore tra gli aspirati.
Il Kodo design sta piacendo molto in Europa sulle ultime vetture e l’abbinamento con questo motore tuttofare, promette di dare davvero “quel qualcosa in più” a questa nuova Mazda 3.
Mazda si propone con diversi allestimenti, pochi optional (molti equipaggiamenti sono di serie) ed un design interno ed esterno molto pulito e sportivo. Il giusto connubio tra analogico e digitale, che non fa mancare nulla al guidatore così come ai passeggeri. Nota positiva è il cambio manuale a sei rapporti, con la leva del cambio di piccole dimensioni e la corsa del cambio molto corta con innesti precisi.
Una vettura interessante, un segmento C con un 2 litri da 180 cv, che promette di diventare un buon compromesso per coloro che hanno bisogno di un’auto adatta alla vita di tutti i giorni ma che macinano anche tanti chilometri. La terremo d’occhio.